mercoledì 18 gennaio 2012

ACCETTA E LASCIA ANDARE




Se accetti ciò che ti succede e lo usi come stimolo per crescere senza piangerti addosso la tua vita cambierà.
Accetta e lascia andare le esperienze negative e dolorose della vita.
Vivile, servono come shock certe esperienze piene di sofferenza, ma non tenertele dentro identificandoti con il tuo odio, rabbia, paura... Sono solo una piccola parte di te, non sei te.
Tendiamo a stare con chi ci assomiglia e ad allontanarci da chi è diverso da noi “I simili si attraggono”.
Siamo fatti di energia, anche i pensieri sono energia, attiriamo i pensieri che vibrano con le nostre stesse frequenze vibrazionali, che si armonizzano con noi.
Quando ci lamentiamo allontaniamo da noi ciò che diciamo di voler ottenere.
Un esempio tipico di lamentele è la triangolazione: siete arrabbiati con un'altra persona e invece di andare direttamente a chiarire con l'interessato vi rivolgete a una terza pettegolando.

martedì 10 gennaio 2012

Come riconoscere una lamentela?




Le parole di una lamentela vera o presunta possono essere identiche, ciò che le distingue è il significato. 
Una volta iniziata la sfida, con il braccialetto al polso, vi renderete conto delle frasi che pronunciate.
Acquisterete sempre più consapevolezza delle parole che usciranno dalla vostra bocca e riconoscerete quando vi state lamentando veramente!

REGOLA IMPORTANTE
Se ti sorge il dubbio su una frase che hai pronunciato probabilmente è una lamentela!

ESEMPI DI LAMENTELE
Se pronunci una frase e senti insoddisfazione interiore ti lamenti.
Se volete che le situazioni o le persone cambino è lamentela.
Se volete qualcosa di diverso da come si presenta è lamentela.
Il vittimismo è tutto lamentela: “tutti mi dicono che sono grasso” “la mia ragazza non mi capisce” “il mio professore ha detto che sono stupido” “non combino mai niente di buono”.

Il lamentarsi è vano, | quanno non ponno le querele: ajuto | Porgere a chi si duole. (Gianbattista Giraldi Cinzio) 

domenica 8 gennaio 2012

LE 4 FASI



Il libro che consiglio per iniziare la pratica della non lamentela è “Io non mi lamento” di Will Bowen.
Libro dal quale ho preso spunto per la mia iniziativa.
Ecco qui le 4 fasi:
  1. Incompetenza inconsapevole: Essere inconsapevoli che vi state lamentando. Senza accorgerci ci lamentiamo per abitudine, per solidarietà con altre persone, per parlare di qualcosa, è un riflesso meccanico.
  2. Incompetenza consapevole: Siete consapevoli di quanto vi lamentate.
    Ci lagnamo per vantarci. Notiamo i difetti degli altri perchè sono dentro di noi. Se lo notiamo negli altri abbiamo una possibilità di notarlo in noi.
    Non possiamo cambiare gli altri ma possiamo partire da noi stessi.
    Quando siete in questa fase il consiglio è di osservare gli altri cercando di non farsi coinvolgere quando iniziano le lamentele.
  3. Competenza consapevole: si sta più attenti a tutto ciò che si dice, ci si sforza di trattenere le parole negative, si pensa prima di parlare!
    Il silenzio in questa fase è molto consigliata!
    Ora il braccialetto serve da filtro attraverso il quale passano le vostre parole prima che le pronunciate.
    Cambiando le parole si cambia atteggiamento mentale cosi si cambia la propria realtà.
  4. Competenza Inconsapevole: Avete raggiunto 20 giorni consecutivi senza lamentele inutili! Una nuova vita Inizia!

Se volete pulire il mondo, cominciate a spazzare la soglia di casa vostra.

venerdì 6 gennaio 2012

LEGGE DELL'ATTRAZIONE



In quest' epoca di pazzi, Santoni, Sette e ciarlatani New age si moltiplicano le “ricette per la vita” (Innumerevoli stati d' assedio propongono ricette per la vita ma ho già l' astrologia babilonese - tanto per citare Battiato).
Ma in pochi spiegano che per cambiare realmente bastano dei piccoli lavoro giornalieri come ad esempio dire “Grazie – Scusa - Perdonami” queste parole magiche ancora poco conosciute!
Evitare di lamentarsi e giudicare è un ottimo punto di partenza.
Molte persone pensano che lamentarsi sia salutare perchè buttano fuori le energie negative.
Errore! Buttando fuori energie negative si attirano energie negative!
Questa è una semplicissima ma veritiera legge.

Quando le persone che ti stanno vicine continuano a farti notare che ti lamenti tutto il giorno, inizierai a prendere un pò di consapevolezza, e ti accorgerai che forse sei tu la causa dei tuoi problemi...Lo vedrai dalla quantità di volte che dalla tua bocca escono meccanicamente lamentele, giudizi, critiche inutili... e per aiutarti puoi usare un BRACCIALETTO, uno stratagemma semplice e utile - un gioco nuovo - da condividere magari con gli altri!
Senza reprimersi troppo iniziamo un lavoro pratico quotidiano su noi stessi.
INIZIAMO ADESSO! Non domani o domenica ma ADESSO in questo preciso momento!






INIZIAMO!


1) Cominciate indossando il braccialetto al polso.
2) Quando vi accorgete a lamentarvi, criticare o pettegolare, ( ad alta voce non con il pensiero) spostate il  braccialetto sull'altro polso e ricominciate dall'inizio il conteggio dei giorni.
3) Attraverso l'atto di cambiare polso al braccialetto vi renderete consapevoli delle vostre lamentele.
               Lo sforzo è ciò che conta! Sforzandovi vi trasformerete!

martedì 27 dicembre 2011

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Cosa significa lamentarsi

Lamentarsi non è da confondersi con l'atto di informare qualcuno di un errore o di una carenza in modo da correggerli.
E astenersi dalle lamentele non implica necessariamente rassegnarsi a qualcosa di brutto.
Non c'è alcun male nel dire al cameriere che la vostra minestra è fredda e che ha bisogno di essere riscaldata, se vi attenete ai fatti, che sono sempre neutrali.
"Come osa servirmi una minestra fredda! "  Questo è lamentarsi. 
(Eckhart Tolle)